Arcano XVIII | La Luna

Arcano XVIII | La Luna

I tarocchi sono uno strumento figo, anzi fighissimo. Ho cercato a lungo dei sinonimi validi, ma ho trovato solo “fico, fichissimo”. Scegli tu la variante che preferisci!

Avrei potuto definirli magici, perché spesso descrivono con immagini perfette quello che non è ancora stato detto ma che è già lì, presente in qualche forma. Ma la parola “magia” evoca anche tappeti volanti e pozioni misteriose, e i tarocchi non sono lo strumento delle streghe.

Avrei potuto definirli belli, perché le mani che li hanno disegnati hanno regalato una profondità umana allo sguardo della Regina di Coppe e una grazia degna del Louvre al piede nudo che sbuca dalla gonna della Forza. Ma la parola “bello” distrae e rischia di far rimanere aggrappati in superficie.

Avrei potuto definirli amici, perché sanno dare consigli preziosi. Ma la parola “amico” indica una persona che fa il tifo per te, mentre i Tarocchi sono imparziali e a volte spietati nella loro giustezza.

Avrei potuto definirli divertenti, perché sanno farti riflettere su temi grandi e grossi con una leggerezza da cantastorie. Ma la parola “divertente” è imparentata con “distrazione” e quello che invece le carte chiedono è che tu affronti te stesso, prima di tutti gli altri, senza fuggire.

E poi i tarocchi sono una cosa seria. E fighissima. Seriamente fighissima.