In uno dei testi cinesi* sull’I Ching che consulto abitualmente, c’è un capitolo dedicato alle regole che vanno seguite quando si consulta l’oracolo.
Anche se ovviamente risentono dell’epoca storica (l’I Ching ha più o meno 2000 anni) e del contesto culturale (l’I Ching è made in China), le trovo squisitamente moderne e di buon senso.
Ovviamente valgono per tutti i tipi di oracolo, tarocchi inclusi.
REGOLA D’ORO
Se hai una domanda, consulta l’oracolo. Se non hai domande, lascia perdere.
Questo è vero soprattutto per chi, come me, considera gli oracoli come consiglieri e non come macchinette che predicono il futuro.
Le carte, così come l’I Ching e i fondi di caffè, possono aiutarci a vivere meglio e a trovare soluzioni ai problemi che ci affliggono.
Se non abbiamo problemi, vuol dire che non abbiamo domande. E se non abbiamo domande, è inutile chiedere risposte.
1 Sii riposato
Nel decalogo si legge “il giorno precedente al consulto bisogna ritirarsi presto e non dedicarsi a nessuna attività particolare”.
Vero. Per ascoltare ciò che ha da dirci un oracolo, serve una mente fresca.
2 Lavati le mani
Le abluzioni sono comuni a molti riti, si pensi per esempio a quelle obbligatorie per un musulmano prima di entrare in moschea.
A parte l’aspetto concreto della questione, credo sia un invito a purificare metaforicamente i pensieri, così che l’approccio all’oracolo sia il più “pulito” possibile.
3 No ai consulti dopo le 23
“Quando c’è il passaggio da un giorno all’altro, Cielo e Terra si confondono e i messaggi non sono chiari”.
Per quanto mi riguarda, anche la mia mente a quell’ora non è chiara, quindi mi sembra un ottimo consiglio.
4 No alle domande su temi scabrosi
Nel decalogo dell’I Ching, per temi scabrosi s’intendono: adulterio, furti, rapine, pornografia e “cose immorali”.
Personalmente l’unico tema che io ritendo tabù è quello della salute, perché i medici sono molto più indicati per questo tipo di consulti.
E al momento non ho ancora incontrato banditi che mi chiedessero l’esito del prossimo assalto alla diligenza.
Comunque generalmente i “temi scabrosi” dipendono dall’etica di chi interpreta l’oracolo per te: è cosa buona informarsi prima, per evitare domande inopportune.
5. Si chiede una volta sola
Vietato porre la stessa domanda dopo un intervallo brevissimo di tempo allo stesso oracolo.
Ed è pure vietato fare la stessa domanda a stretto giro ad oracoli diversi.
Le cose hanno bisogno di tempo per cambiare e per svilupparsi. Insistere solo perché non si è contenti della risposta, fa arrabbiare l’oracolo che poi non risponde più.
Ti suonerà un po’ animista, ma ti assicuro che è così. L’ossessività non premia, manco con i tarocchi.
6. Prima esamina il tuo cuore
Finché il cuore traballa, non consultare l’oracolo.
Ovvero consulta l’oracolo a bocce ferme. Aspetta che la tempesta emotiva si plachi, prima di procedere con le domande. Quando sei nell’occhio del ciclone, probabilmente non riuscirai neppure a formulare le questioni più utili alla tua causa.
7. Astenersi perditempo
Interrogare un oracolo è una cosa seria. Non si fa per gioco o, se lo si fa (come nel caso delle domande fru fru), bisogna giocare seriamente.
8. Se già sai, non chiedere
Se in fondo hai già deciso cosa fare o come comportarti o se ti senti in grado di analizzare una situazione autonomamente e con oggettività, non ti serve l’aiuto di un oracolo.
Non fare domande tanto per fare, né per vedere se l’oracolo “ci azzecca”, perché è solo una perdita di tempo.
9. Usa uno spazio ordinato
Lo spazio dove si svolge il consulto deve essere ordinato e confortevole.
Il manuale consiglia di usare un tavolo destinato solo a quell’uso e senza suppellettili inutili. Dice inoltre di prendere appunti “con poche e concise parole” su di un foglio di colore rosso.
Io non ho un tavolo dedicato ai tarocchi, ma una tovaglia sì.
Per quanto riguarda il colore del foglio, il rosso è un colore tradizionalmente benaugurale in Cina. Io personalmente preferisco fogli bianchi e a quadretti.
10 Non farti influenzare dalla mondanità
La mondanità è da intendersi come ciò che accade “là fuori”.
Quando si leggono le carte o quando si ascolta il messaggio di un oracolo, bisogna cercare di essere il più obiettivi possibili e non farsi influenzare dal rumore di fondo della vita, sia esso una pandemia in corso o il malumore per una lite con il vicino.
* Il testo cinese da cui ho tradotto il decalogo è 图解易经 Tujie Yijing, edizione 江西科学技术出版社 Jiangxi Kexue Jishu Chubanshe, presumo introvabile in Europa.
Lo acquistai anni fa in una libreria di Nanchang (Cina), prima di affrontare un interminabile viaggio in treno, attratta dalle tante illustrazioni.
E sì, parlo cinese.
Se hai voglia di approfondire, qui puoi leggere un mio vecchio post su cosa e come fare le domande ai tarocchi, o ad altri oracoli a tua scelta.