Ogni giorno nuovi mazzi di tarocchi vedono la luce e sempre più artisti (più o meno degni di questo appellativo) si cimentano con la creazione di 78 carte, spesso a loro immagine e somiglianza.
Per me i tarocchi storici e tradizionali, i Marsiglia nello specifico, hanno una forza e una voce imbattibili. Sono uno strumento talmente completo e potente che sono certa che il mondo continuerebbe a girare serenamente anche senza tarocchi dei gatti o tarocchi dei Beatles.
Detto ciò, viva la libertà d’espressione.
Anche a me comunque piace sguazzare tra le varie proposte e a volte compro dei mazzi indie, specialmente se mi colpiscono dal punto di vista estetico. A volte il mazzo è bello e basta, altre volte è utilizzabile per le letture.
Già, perché secondo me non tutti i mazzi artistici hanno sufficiente coerenza e complessità per poter rispondere a delle domande. Ma questo è solo il mio umile parere e nessuno me ne voglia.
Quando un mazzo indie fa ingresso in casa mia, mi piace intervistarlo usando una stesa particolare che voglio illustrarvi. Con “stesa” si intende uno schema di lettura.
In genere intervisto solo i mazzi artistici: di quelli storici sono già un’intima amica e non ho mai dubbi.
Prima di tutto si mescolano bene bene le carte, poi se ne pescano sette seguendo l’ordine indicato qui sotto, pronunciando ad alta voce le domande in successione.
Le carte vanno interpretate alla fine, dopo che anche l’ultima è stata estratta.
1. Qual è il tuo stile?
2. Qual è la tua forza?
3. Qual è il tuo limite?
4. Come ti piace essere usato?
5. Come possiamo collaborare al meglio?
6. Come sarà la nostra relazione?
7. Stupiscimi.
Vi faccio un esempio con uno dei miei mazzi: lo scintillante Symbolic Soul Tarot disegnato da Elisa Seitzinger per lo Scarabeo (ed. 2022), Il libretto è stato scritto da Barbara Moore, con la prefazione di Jonathan Bazzi.
E’ un mazzo artistico indie, su modello Rider Waite Smith.
Le illustrazioni sono splendide e dense di simboli.
1. Qual è il tuo stile? Il Mondo.
E’ un mazzo eclettico e cosmopolita, un mondo che contiene mondi.
Sfingi e aureole convivono con tacchi a spillo e navicelle aliene. Eleganti sirene sfilano accanto a contadine russe e geishe con calici di vino in mano. Gatti, lumache, api, polpi e gufi fanno compagnia a numerosi serpenti, mentre manichini di dechirica memoria si contendono la scena con sacerdotesse dell’antico Egitto e moderni schermidori. Ci sono anche angeli seduti sul water, montagne russe e barchette di carta. E poi tanti occhi, ovunque.
2. Qual è la tua forza? Cinque di coppe.
E’ un mazzo dall’atmosfera malinconica e surreale, che aiuta a mettere a fuoco e a congedare le situazioni ormai concluse.
3. Qual è il tuo limite? Due di coppe.
L’ambiguità. A volte i messaggi possono essere confusi, ma anche la vita spesso lo è. Trascorriamo più tempo nelle zone grigie, che in quelle bianche o nere.
4. Come ti piace essere usato? Tre di pentacoli.
Come una cucina a vista. Quando peschiamo una carta, prima di darne l’interpretazione, dobbiamo osservare i vari ingredienti e provare a immaginare il processo creativo dell’autrice.
Sarebbe meraviglioso se Elisa Seitzinger ci raccontasse un giorno le ragioni che l’hanno portata a definire una determinata impalcatura simbolica per ogni arcano. Al momento il libretto non è collegato a questo preciso mazzo, ma illustra significati generici. Elisa, è un appello :-)
5. Come possiamo collaborare al meglio? Dieci di pentacoli.
Coinvolgendo il consultante e invitandolo a indicare un dettaglio che lo colpisce, tra i tanti.
6. Come sarà la nostra relazione? Imperatore.
Mi ha colpito il fatto che l’autrice abbia messo nella mano sinistra del sovrano una bomba con la miccia innescata e nella destra l’ankh, la croce ansata, simbolo egizio della vita. Creazione e distruzione, vita e morte, salvezza e pericolo. La nostra sarà una relazione sul filo del rasoio.
7. Stupiscimi. Il Papa.
Ovviamente! Il Papa è il depositario per eccellenza sia della conoscenza del simbolo che della coerenza del simbolo all’interno di una determinata filosofia. Seguendo le varie chicche disseminate qua e là, il Symbolic Soul Tarot può darci il la per esplorare nuove Vie.
Provate anche voi a intervistare i vostri mazzi e fatemi sapere come va.
E ricordatevi che le relazioni con le carte, esattamente come quelle con le persone, si trasformano e cambiano, possono evolversi ma anche interrompersi. E’ interessante ripetere l’intervista a distanza di tempo e tenerne traccia, segnandoci da qualche parte le carte uscite e la relativa interpretazione.
Come vi dicevo, io intervisto solo i mazzi artistici, perché la mia amicizia con quelli tradizionali (i Marsigliesi) è talmente intima che non ne sento il bisogno.
Voi fate come vi pare e sentitevi liberi di aggiungere o togliere domande alla lista.
Buona esplorazione.