Estrarre la carta del giorno è un ottimo modo per fare amicizia col mazzo dei tarocchi ed allenare la propria intuizione ed attenzione ai dettagli.
Non esistono regole fisse sul come farlo, ma eccoti alcune dritte che potrebbero esserti utili, soprattutto se sei all’inizio.
PICCOLO RITO
A me piace pescare la carta del giorno al mattino, prima di iniziare la giornata, ma nulla vieta che tu lo possa fare la sera, chiedendo ai tarocchi un commento sulle ore appena vissute o su quelle che verranno.
L’importante è che lo si faccia in un momento di tranquillità e concentrazione: io in genere mescolo il mazzo con gli occhi chiusi, cercando di sentire i piedi che poggiano sul pavimento, ed estraggo la carta solo quando sento che il contatto è fatto.
Se ti è possibile, estrai la carta sempre più o meno alla stessa ora e cerca di farlo con continuità. L’ideale sarebbe farlo tutti i giorni, magari per periodi limitati di tempo (una settimana, un mese), ma è importante che il momento che si dedica a questo esercizio sia un momento tranquillo e non strappato coi denti agli impegni della vita.
Sono sufficienti anche solo un paio di minuti, ma devono essere minuti “sinceri”.
Per questa pratica, ti consiglio di non usare il mazzo intero, ma solamente i 22 Arcani Maggiori: sono le carte che hanno più cose da dire e più facili da interpretare e da usare come guida.
QUESTIONE DI QUESTIONE
Esistono sostanzialmente due modalità di approccio: con o senza domanda.
Farlo senza è molto più difficile e spesso inutile, perché una carta, soprattutto se sola, può avere infiniti significati e sfumature. La domanda invece, per quanto approssimativa e generica, è un aiuto indispensabile per restringere il campo e ottenere indicazioni concrete.
Quando si pesca la carta del giorno, è comunque consigliabile rimanere sul vago: quale sarà l’energia di fondo della giornata? Quale atteggiamento mi conviene tenere per affrontare al meglio la giornata? Quale invece potrebbe mettermi in difficoltà?
Non fare domande secche tipo “cosa mi succederà oggi?”, perché se ti escono carte toste (come la Morte) in momenti della vita non facilissimi è un attimo e ti visualizzi sotto un tram o all’obitorio.
L’eccesso di pessimismo e la visualizzazione gratuita di disgrazie è un rischio concreto quando si è all’inizio e non si conoscono ancora bene i significati delle carte.
Per evitarsi dei mal di pancia auto-indotti, basta evitare le domande azzardate.
OSSERVAZIONE
Una carta può parlarti in mille modi diversi ed è fondamentale lasciarglielo fare, senza intrappolarla e limitarla alle parole chiave imparate da un manuale.
La prima cosa da registrare è l’emozione che suscita in te in quel preciso momento: è un indicatore prezioso della disposizione d’animo della giornata. Con la continuità della pratica, vedrai che in certi giorni una stessa carta può apparirti come una croce da portare, mentre in altri come una liberazione.
Non c’è mai un giorno uguale all’altro, non dare mai nulla per scontato: solo così ti divertirai!
Poi sii attento al primo particolare della carta che colpisce la tua attenzione: i campanelli del Matto, il fiore tra i capelli della Temperanza, l’aquila sullo scudo dell’Imperatrice o gli occhi sulle ginocchia del Diavolo? Prova a chiederti il perché il tuo sguardo è stato attratto proprio da quel dettaglio e magari risponditi alla sera, alla luce della giornata trascorsa.
USARE LA CARTA
A mio parere la carta del giorno, per essere un esercizio valido, deve essere come strumento concreto per provare a “vivere meglio”, e non un semplice esercizio di stile o di filosofia.
Per far questo, ti consiglio di fare una foto alla carta estratta e a guardarla ogni tanto. Può essere utile anche impostarla come screensaver del telefono, per averla sotto gli occhi più volte durante il giorno.
E poi devi sforzarti di seguire i consigli del tarocco, mettendoli in pratica come se fossero un vero e proprio compito da fare.
Il bilancio fallo alla sera, con la carta (quella vera, non la foto) di fronte a te. A volte succede che solo a fine giornata capirai il vero messaggio della carta e magari l’interpretazione che avevi dato al mattino era valida solo a metà. Poco importa, si impara tramite tentativi e nessuno di questi andrà sprecato se fatto con serietà e attenzione.
Se ti piace scrivere, può essere utile tenere il Diario della Carta del Giorno, annotandoti le interpretazioni del mattino e confrontandole poi con le impressioni di fine giornata.
Se poi sei anche bravo a disegnare, fai uno schizzo del particolare della carta che ti ha colpito e tieni lo storico dei vari dettagli di uno stesso arcano. Vedrai che non saranno mai gli stessi!
Piano piano questo gioco ti aiuterà ad entrare in connessione con i Tarocchi e la voglia di usare più carte sarà il naturale passo successivo.
ESEMPIO
Poniamo il caso di aver pescato la carta del Bagatto.
Ecco alcuni esempi di interpretazione in base alla domanda.
Quale sarà l’energia di fondo della giornata?
Il Bagatto è un tizio super attivo, con mille strumenti di lavoro sul proprio tavolo. La voglia di fare non gli manca e quindi può essere il momento giusto per montare quel benedetto mobile dell’Ikea, fare le pulizie di primavera o scrivere il post sul blog che rimandi da settimane.
Quale atteggiamento mi conviene tenere?
Il Bagatto è un tipo concreto, che non sa che farsene delle teorie pompose o dei discorsi vuoti. Piedi ben piantati a terra, fatti e non parole.
Quale atteggiamento potrebbe mettermi in difficoltà?
Il Bagatto è un mago e i maghi sono (anche) illusionisti.
Occhio quindi alle bugie, alle mezze verità o agli scherzi fuori luogo.
Quale dettaglio mi ha colpito per primo?
Quella specie di borsetta sul tavolino, che assomiglia a un ferro da stiro: sarà mica un invito ad affronatare quella montagna di bucato stropicciato?!
Se vuoi delle ispirazioni per l’interpretazione delle carte, vai sulla mia pagina instagram @claromante_tarot: spesso estraggo e commento la mia carta del giorno: chissà, magari può essere utile anche per te!