Le Lenormand sono un mazzo di 36 carte che curiosamente abbinano i semi delle carte da gioco a figure di vario tipo.
La prima cosa che balza all’occhio è la rassicurante e al tempo stesso disarmante quotidianità di queste figure: mentre nei Tarocchi ci sono eremiti, papesse, ruote della fortuna e giudizi universali, le Lenormand sono piene zeppe di oggetti e ambientazioni terra-terra: cani, nuvole, lettere, parchi, sentieri, pesci, anelli, bare, montagne, etc.
Questo fa sì che non serva una particolare conoscenza per saperle leggere: tutti vedendo un anello possono facilmente pensare al matrimonio e per tutti è facile associare alle nuvole una situazione poco chiara.
DUE (MA PROPRIO DUE) CENNI STORICI
Queste carte prendono il nome da Mlle Marie-Anne Adelaide Lenomand, una famosa cartomante vissuta a cavallo tra sette e ottocento a Parigi, che pare fosse l’oracolo personale della moglie di Napoleone. Lei però non c’entra nulla: quando il primo mazzo è stato stampato nel 1845, lei era già morta da un paio d’anni e il suo nome è stato scelto come operazione di marketing.
Le origini del mazzo sono in realtà da ricondurre a un gioco da tavola nato a Norimberga nel 1799 chiamato Das Spiel der Hoffnung (Il Gioco della Speranza), che utilizzava la stessa simbologia e lo stesso numero di carte.
Le regole sul copyright chiaramente non esistevano ancora.
ZOOM SU TRE CARTE
Ora ti racconto nel dettaglio le tre carte che vedi nella foto quassù, in modo da farti “entrare” un po’ nel mazzo.
La carta numero 15 è quella dell’Orso, abbinata al 10 di fiori. L’Orso può indicare la forza fisica di una persona e per estensione può rappresentare il boss, il personaggio che ha più potere in un’azienda.
Questo animale in genere è anche associato alle scorpacciate di cibo, e se ti esce quando sei a dieta, ehm, non è un buon segno.
La carta numero 9 è quella del Bouquet che, come si può facilmente intuire, è sinonimo di cose belle, sorprese e omaggi.
Per fare un bouquet servono tanti fiori, ed è questo il motivo per il quale questa carta, in certe combinazioni, potrebbe funzionare come un semplice indicatore di quantità: bouquet + orso = gruppo di cacciatori.
Il Bouquet poi è abbinato alla Regina di Picche e quindi se si parla di persone, la femmina in questione probabilmente sarà molto bella e con una passione per i vestiti sgargianti.
Le Stelle sono la carta numero 16 e sono combinate al 6 di cuori. Anche in questo caso i significati sono tanti, ma tutti facilmente intuibili.
Visto che i marinai osservavano il cielo per stabilire la rotta, le Stelle possono indicare la giusta direzione, oppure un personaggio famoso (una Star, appunto) o, perché no, i brufoli!
Di solito però le carte non si leggono singolarmente, ma in combinazioni.
Pensa che il metodo di lettura più usato con le Lenormand è il Gran Tableau: si fa una domanda, poi si scopre l’intero mazzo sul tavolo e si leggono le 36 carte, tutte insieme!
TAROCCHI E LENORMAND
C’è chi dice che, rispetto ai tarocchi, questo mazzo sia più adatto alle domande frivole, o a quelle a basso contenuto di introspezione. Io non sono d’accordo e non faccio distinzioni tra i due strumenti: per me si possono usare entrambe, indistintamente, per tutti i tipi di questioni. Ovvio che il linguaggio e i sistemi sono differenti, ma non per questo diversamente efficaci.
Chi è abituato a lavorare solo coi Tarocchi, noterà che con le Lenormand è più difficile filosofeggiare: non ci sono archetipi in cui perdersi, né sfumature di sguardi sulle quali scrivere romanzi interi. Le Lenormand ti tengono i piedi per terra e questo è uno dei motivi che mi ha fatto affezionare a questo mazzo così “umile”.
Ti consiglio le Lenormand se vuoi iniziare ad entrare nel magico mondo delle carte e sei intimorita dai Tarocchi. Grazie ai suoi simboli così “quotidiani”, è un mazzo di più facile approccio e il divertimento è assicurato fin dall’inizio.
Chiudo con una curiosità: le Lenormand vengono tradizionalmente usate anche per localizzare gli oggetti smarriti!