A di Amore
Il tema più gettonato di sempre. Non importa se hai ottanta anni, sei vedova da dieci e con tre matrimoni alle spalle: se il vicino di casa che hai puntato non ti fila, ci stai male e ti struggi, uguale uguale a come facevi alle medie.
B di Bagatto
Il Bagatto (Le Bateleur) è la prima carta degli Arcani Maggiori. Questa parola ha la stessa origine di “bagatella” e indica un mago. Non uno tipo David Copperfield, ma uno di quelli on the road, esperti nel gioco delle tre campanelle. Lo vedi nella foto quassù.
C di CLAROMANTE
Il soprannome che mi ha dato un amico per scherzo, senza sapere che io l’avrei preso molto seriamente e promosso a mio brand.
D di DONNA
la figura che appare al centro nella carta del Mondo, l’ultima degli Arcani Maggiori, simbolo di meta, compimento e realizzazione. Ebbene sì, signori miei, per i Tarocchi il traguardo è femmina!
E di ECCEZIONE
Puoi fare tutte le domande che vuoi ai Tarocchi, tranne quelle relative alla salute. Per diagnosi e cure, meglio rivolgersi ad esperti.
F di FIGURE
che negli Arcani Minori sono quattro: fante, regina, re e cavaliere.
G di GIOCO
In Piemonte i tarocchi si sono sempre usati anche come carte da gioco e mio papà era un campione. Nel mazzo tradizionale le figure sono doppie e specchiate, così non appaiono mai rovesciate.
H di HAIKU
perché a volte i Tarocchi rispondono con micro-poesie.
Prendiamo/il sentiero paludoso/per arrivare alle nuvole [Matto | 5 di coppe | Giudizio]
I di ITALO CALVINO
che ha scritto un libro pieno zeppo di Tarocchi: Il castello dei destini incrociati.
L di LUNA
che è l’arcano n° 18 e non è nera. Mi dispiace per la delusione che proveranno i telespettatori de La Zingara, Rai1, fine anni Novanta.
M di MARSIGLIA
la città francese che nel XVIII e XIX secolo aveva il monopolio della stampa di queste carte.
N di NUMEROLOGIA
perché nei Tarocchi i numeri contano, quasi come nell'algebra. Per esempio, il quattro è il simbolo della stabilità, mentre il dieci indica la fine di un ciclo.
O di OHHHHH
l’esclamazione che ti sfugge quando riconosci quanto è azzeccata la carta che hai appena pescato.
P di PATTERN
ovvero gli schemi delle nostre vite che ripetiamo all’infinito senza neppure accorgercene e che i tarocchi sono così bravi a sgamare.
Q di QUATTRO
i semi degli Arcani Minori: denari, coppe, bastoni e spade.
R di RISPETTO
che chiedo a chi non conosce i Tarocchi e che giudica senza sapere.
S di SINCRONICITA’
il concetto che ha elaborato Carl G. Jung e che praticamente spiega la magia dei Tarocchi. Più o meno si può riassumere con: il caso non esiste.
T di TRUCCO
che non c’è. E manco l’inganno. Funzionano e basta. Così, naturalmente.
U di UTILE
Una lettura di Tarocchi ti schiarisce le idee e ti fa star meglio, più dell’ennesimo paio di scarpe o del barattolo di Nutella da 750gr.
V di VISCONTI
la famiglia la cui corte, nel Rinascimento, vide la luce di uno dei mazzi più belli conservati finora. Una delle mie carte preferite è l’Eremita, un vecchio saggio dalla lunga barba bianca, che stringe tra le mani un bastone e una clessidra.
Z di ZAPPING
che è quello che non farai più quando capirai che una serata coi Tarocchi è molto più interessante di una serata davanti alla TV. Pure se hai Netflix.