/crì·ṣi/ Perturbazione o improvvisa modificazione nella vita di un individuo o di una collettività, con effetti più o meno gravi e duraturi.
Alzi la mano chi non ha mai conosciuto un momento simile.
A volte la vita è più mattacchiona del solito, ci fa saltare un punto di riferimento sul quale magari avevamo puntato tutto ed eccoci piombare in un misto tra girone dantesco e lavatrice durante la centrifuga.
Relazioni che si frantumano, lavori a tempo indeterminato che si trasformano in casse integrazioni, scoperte spiacevoli e chi più ne ha, più ne metta. I motivi per entrare in crisi sono millemila, e ben sappiamo che a volte la realtà supera la fantasia.
Cercare aiuto e confronto tra le persone care è uno dei modi migliori per non farsi risucchiare dal buco nero, e provare a rialzarsi reagendo alle batoste.
Insieme agli amici e ai famigliari, i Tarocchi secondo me rientrano a buon titolo nel “kit di sopravvivenza post evento nucleare”, ma vanno usati nel modo e nei tempi giusti.
ZERO ILLUSIONI, PLEASE
Innanzitutto non farti illusioni: le risposte alla crisi, quelle vere e che funzionano, posso venire solo da te stesso. Nessuno può offrirti soluzioni chiavi in mano e i Tarocchi non fanno eccezione.
Però possono darti una mano a fare chiarezza e a mettere un po’ d’ordine nella vita: nessun trucco magico, né pozione miracolosa, ma una bella analisi razionale di quello che ti sta succedendo. Sentire la propria storia raccontata favorisce una presa di coscienza che è il primo passo verso la svolta.
Esistono delle stese particolari di carte che servono per indagare innanzitutto sulle origini della situazione: capire le radici e le cause profonde di una crisi aiuta ad accettarla e a reagire.
Se ci sono altre persone coinvolte, si può chiedere ai Tarocchi di definirne ruoli e posizioni.
E poi, last but not least le carte possono darti ottimi consigli su quale atteggiamento tenere e quale invece evitare per facilitare il ritorno alla normalità.
TEMPI GIUSTI
Se la bomba è appena scoppiata e tu ti senti a pezzi, resisti alla tentazione di interrogare i tarocchi e aspetta che si abbassi la marea.
Spesso, quando si è nell’occhio del ciclone e non si sanno che pesci pigliare, si va alla ricerca compulsiva di qualcuno o qualcosa che possa darci una soluzione o una risposta.
Tuttavia, per capire che direzione prendere, bisogna fare silenzio e nel boom di una crisi in genere siamo molto rumorosi.
A volte mi è capitato di leggere le carte a persone confuse, in preda allo sciame sismico di una crisi in corso: non ascoltavano veramente quello che cercavo di dire, perché erano tutte intente nel cercare conferme di quello che pensavano loro (che per di più non era lucido). In condizioni del genere il risultato non può che essere un inutile monologo, che non serve a nessuno.
Quindi, se ti dovesse capitare di consultare i Tarocchi durante una crisi di qualsiasi tipo, aspetta che la “fase acuta” passi. Vedrai che sarai molto più ricettivo e i Tarocchi si riveleranno uno strumento prezioso per aiutarti a fare chiarezza e pulizia.
E con una mente chiara e pulita è molto più semplice ristabilire l’equilibrio! Garantito.
OCCHIO PERO'!
Esistono crisi di tanti tipi, di tante sfumature e di tante profondità diverse.
Ovviamente le carte, oltre a non potersi sostituire a te (il TUO destino è nelle TUE mani), non possono tanto meno sostiturisi al supporto di personale competente e specializzato, qualora ne fosse necessario l'intervento.
A volte per uscire da una crisi basta una pacca su una spalla data da un amico sincero, altre volte magari serve l'aiuto di uno psicologo o di uno psichiatra.
I tarocchi male non fanno (anzi!), ma ci tenevo a sottolineare che è importante valutare l'entità della crisi che si sta vivendo e farsi aiutare da chi può farlo nel modo migliore in quel determinato momento.