Chi mi segue da un po’ su Instagram, magari ricorderà che durante il primo lockdown usavo l’I Ching per chiedere commenti alle fasi della pandemia e ai vari DPCM e devo dire che la corrispondenza tra immagini e realtà è sempre stata precisissima e le parole che trovavo nel libro erano più convincenti dei discorsi di Conte.
Una decina di giorni fa, quando è stata annunciata la zona rossa pasquale e pre-pasquale, ho nuovamente sentito il bisogno di un cenno da parte dell’I Ching. Nel frattempo pure i discorsi del Premier sono spariti, così come è sparito il friccicore dell’Apocalisse imminente, come ben dice quel geniaccio di Zero Calcare.
Visto che il risultato non solo è stato molto pertinente, ma anche molto sensato, ho deciso di raccontarvelo e di sostituirlo al solito Taroscopo.
L’I Ching vale per tutti i segni!
Per consultare l’oracolo, ho usato il metodo del lancio delle monetine e sono usciti e sono usciti due esagrammi: 33 La ritirata, con la quarta linea mutante, e il 52 L’arresto.
Prima o poi farò un post per spiegare che cos’è l'I Ching e che cosa sono gli esagrammi, nel frattempo tu non ti curare degli aspetti tecnici e goditi il succo del discorso.
33 La Ritirata - Dùn 遯
Questo è il primo dei due esagrammi usciti come commento al periodo che stiamo vivendo.
Parto col raccontarti la meraviglia dell’antico ideogramma che usavano i cinesi per esprimere il concetto della ritirata, dùn 遯.
Il pittogramma che vedi qui su sfondo rosso è l’antica forma di dùn 遯 ed è diviso in due parti: a sinistra ci sono tre impronte con in basso il carattere zhĭ 止, che indica uno stop, mentre a destra appaiono un maiale, un pezzo di carne e una mano.
La scena che è rappresentata nel suo insieme è quella di un sacrificio rituale durante un ritiro forzato.
Se conosci la lingua cinese, ti risulterà facile individuare queste immagini, altrimenti usa la fantasia e fidati!
La sentenza dell’esagramma 33 recita:
La ritirata, riuscita.
Nel piccolo è propizia perseveranza.
L’immagine:
sotto il Cielo vi è il Monte, l’immagine della ritirata.
Così il nobile tiene lontano l’ignobile, non irato ma pacato.
L’esagramma è formato dalla Montagna sotto e dal Cielo sopra.
Si vedono due linee ombrose (yin) che stanno salendo piano piano ma inesorabilmente dal basso, costringendo le altre 4 linee chiare (yang) a ritirarsi.
Quando il nemico avanza, l’uomo saggio si ritira.
Le forze nemiche (leggi “virus”) sono favorite dalle condizioni ambientali, combatterle sarebbe uno spreco di energia, meglio ritirarsi con dignità e senza rancore.
Trovo molto significativo l’invito a non provare rabbia, per non rafforzare il collegamento con la “cosa odiata”.
Anche la quarta linea in sostanza riprende questo concetto: “Ritirata volontaria reca salute al nobile, decadimento all’ignobile”.
Io credo che questa frase abbia un livello letterale molto evidente: meno corpi ci sono in giro, più fatica fa il virus a prosperare.
Inoltre è molto importante anche il concetto di “tempo giusto”: capire quando ci si deve ritirare è vitale. Un minuto prima, o un minuto dopo può fare tutta la differenza del mondo.
E in questo periodo è bene stare ritirati, dice il saggio.
52 L’arresto - 艮 gèn
Il secondo esagramma, L’Arresto, è formato dal segno della Montagna ripetuto due volte: ci invita a fermarci, a stare immobili e in silenzio.
La sentenza recita:
“Tener fermo il proprio dorso, così che egli non avverta più il proprio corpo.
Egli va nella corte e non vede la gente. Nessuna macchia.”
L’immagine:
Una montagna sopra l’altra, l’immagine dell’arresto. Così il nobile con i suoi pensieri, non va oltre il qui e ora.
Stare fermi, non uscire di casa, non viaggiare, non andare dagli amici è difficile. Ma ancora più difficile è stare fermi col cuore e con i pensieri.
Questo esagramma ci invita a stare quieti come una montagna, cercando di non seguire i moti sparpagliati dei pensieri (“la gente nel cortile”).
La classica posizione della meditazione, seduti a gambe incrociate con i palmi delle mani sulle ginocchia, ricorda la forma di una montagna, così come il richiamo del “tener fermo il proprio dorso” è un invito all’immobilità necessaria al raccoglimento.
“Stare quieti significa sostare.
Quando è tempo di sostare, allora sostare.
Quando è tempo di procedere, allora procedere.
Così moto e quiete non mancano il momento giusto, e il loro corso diventa luminoso e chiaro”.
Di nuovo un riferimento al “momento giusto”: se l’Uomo fosse capace di vivere in armonia con la Natura e sensibile a ciò che gli accade intorno, non servirebbero DPCM, né multe per fargli capire quando è il momento della ritirata e del silenzio.
Imparare ad essere montagna e a non badare alla “gente nella corte”, mantenendo l’attenzione solo per il qui e ora è un compito molto difficile, nel quale solo il Nobile può avere successo, ma al quale tutti siamo chiamati.
Ci sarebbero ancora mille cose da dire su questi due esagrammi, ma il discorso rischia di diventare troppo tecnico e di addormentare chi non è familiare con l’I Ching.
La cosa che mi ha colpito e che entrambe gli esagrammi contengono un messaggio simile e suggeriscono la condotta da assumere in questo momento un po’ così.
Non dobbiamo però dimenticare che tutto cambia e nulla resta immobile: al tempo del ritiro e della quiete succederà il tempo del moto e della festa.
Saper seguire docilmente il mutare della vita è roba da veri saggi.
E più studio e consulto l’I Ching, più mi convinco che sia una figata.